Asfalto

Mer 5/6 ore 20.30
Ingresso gratuito.

Un film di di Dimitri Feltrin.
Documentario – Italia 2018.

Asfalto è un film-documentario che si compone di tre cortometraggi, ognuno dei quali autonomo, ma legato agli altri da un tema comune: la perdita della propria abitazione o della propria azienda a causa dell’esproprio subito a causa del passaggio di una grande opera: la Superstrada Pedemontana Veneta. Asfalto è un racconto intimo, personale, che, servendosi dello strumento della mediazione artistica attraverso la fotografia, mette al centro le persone, i loro vissuti, le loro aspirazioni, le emozioni, le gioie e le sofferenze.
Il cantiere della Superstrada Pedemontana Veneta attraversa le province di Vicenza e Treviso. Quasi 95 chilometri di asfalto stanno per coprire migliaia di ettari di campagna in 36 comuni, tra cui quello di Riese Pio X (TV), dove sono ambientate le tre storie. Oltre a provocare effetti di carattere viabilistico e ambientale, la realizzazione dell’opera incide anche su tante storie private. Partendo dalla lettura delle foto di famiglia, Asfalto racconta il rapporto reciso tra le persone, protagoniste del documentario, e i luoghi che hanno fatto da scenario alle loro intense esistenze.
Il primo cortometraggio, Pensare metà, ci conduce nelle vite dei componenti della Famiglia Tonin, che dopo tanti anni di duro lavoro, rinunce e sacrifici per mettere in piedi e far fruttare la propria azienda agricola, stanno per vedersela deturpare e snaturare dal passaggio della Superstrada Pedemontana. Una ferita che va ad aggiungersi a quella che la prematura morte del fratello ha già inferto su Angelo Tonin, e a quelle che i suoi figli hanno faticosamente rimarginato dopo una giovinezza all’insegna delle privazioni legate alla vita contadina.
La prospettiva e la narrazione del secondo capitolo, Vuota, cambiano radicalmente: la casa di Monica, completamente svuotata prima di essere demolita per fare spazio alla superstrada, diventa metafora del vuoto esistenziale che la sua proprietaria sta vivendo a causa del forzato distacco dall’abitazione e dai tanti ricordi, felici e dolorosi, che ad essa la legano. A riempire le stanze della casa, ormai pronta per essere abbattuta, sono solo i ricordi evocati dalle foto di famiglia.
Infine, a chiudere la trilogia è Una storia d’amore, che vede protagonisti i coniugi Gianni e Margherita Crespan. Anche per loro il passaggio del serpentone di asfalto della Pedemontana si è trasformato in una piccola tragedia privata. Gianni e Margherita devono abbandonare la casa costruita con immane sacrificio, il luogo idilliaco dove la loro storia d’amore è cresciuta e si è fortificata, il luogo che li ha accolti da novelli sposi e dove sono nati e cresciuti i loro figli. Da fertile oasi di serenità, la dimora dei coniugi Crespan si trasforma in uno sterile ammasso di ghiaia e cemento.