L’Ingrediente Segreto

Mer 17/4 ore 20.30
Gio 18/4 ore 20.30
Ven 19/4 ore 20.30

Cineforum, ingresso anche con biglietto. Mercoledì proiezione in lingua originale sottotitolata in italiano.

Un film di Gjorce Stavreski. Con Blagoj Veselinov, Anastas Tanovski, Aksel Mehmet, Aleksandar Mikic, Miroslav Petkovic.
Commedia, durata 104 min. – Macedonia 2018.

“Una commedia della disperazione attenta ed efficace, capace di fondere squallore quotidiano e ironia.”

Skopye, Macedonia. Vele lavora come meccanico in un deposito ferroviario dopo aver abbandonato gli studi: il fratello intelligente era Riki, il primogenito, morto in un incidente stradale insieme alla loro madre. A sopravvivere sono Vele e suo padre, malato terminale che soffre le pene dell’inferno perché il figlio minore non può comprargli i medicinali, sempre più costosi, che il disastrato sistema sanitario macedone non elargisce ai cittadini (“Non siamo mica in Svezia!”). Quando una gang criminale nasconde un pacchetto di marijuana su un vagone del deposito ferroviario, Vele se ne impossessa e recupera su Internet la ricetta per una torta alla cannabis che potrebbe essere di giovamento al padre. La ricetta funziona così bene che il padre non riesce a tenere l’entusiasmo per sè: in breve tutto il circondario viene a sapere delle virtù terapeutiche della “torta miracolosa” e identifica in Vele uno di quei guaritori cui gli abitanti di Skopye, abbandonati dallo Stato, si rivolgono. Non tarderà molto perché la gang criminale torni a reclamare il maltolto.
Il regista, sceneggiatore e produttore Gjorce Stavreski, classe 1978, descrive lo sbando di un Paese “in cui tutto finisce prima ancora di cominciare”, gravato da un atavico senso di colpa che fa dell’incidente stradale subìto da Vele e da suo padre un frattale della situazione nazionale. E lo fa con un umorismo allo stesso tempo sarcastico e compassionevole, con grande tenerezza verso il suo protagonista avvilito ma non rassegnato che si rifiuta di “pensare solo a sé” e cerca di confrontarsi col passato.
Nonostante l’evidente povertà di mezzi, che ben si sposa con quella degli ambienti in cui è girato L’ingrediente segreto, Stavreski è molto attento agli aspetti tecnici e artistici della messinscena, dalla gestione della luce e degli spazi al montaggio secco ed essenziale ai dialoghi ben calibrati che rendono credibile l’interazione padre-figlio, ma anche quella fra Vele e il collega Dzhem, apparentemente inserito nella storia come comic relief e invece funzionale alla sottotrama sul valore salvifico dell’amicizia. La regia è pulita, corretta, caritatevole, il commento musicale è minimal ma efficace e puntuale.
Se l’assunto per cui la cannabis avrebbe straordinari poteri terapeutici è in sé piuttosto pericoloso, la cifra surreale e stralunata del racconto giustifica la licenza poetica di questo “Miracolo a Skopye”. E il ritratto di un Paese poco conosciuto dove dominano la superstizione e l’interesse ma non mancano atti individuali di coraggio e altruismo, è un tassello che mancava alla cinematografia europea. (mymovies)