Nancy

Mer 12/2 ore 20.30 VOS
Gio 13/2 ore 20.30
Ven 14/2 ore 20.30

Cineforum secondo ciclo, ingresso anche con biglietto.
Tessere in vendita in cassa.

Un film di Christina Choe. Con Andrea Riseborough, Steve Buscemi, J. Smith-Cameron, Ann Dowd, John Leguizamo.
Thriller, durata 87 min. – USA 2018.

“Un thriller psicologico che sorprende per intensità delle performance e verità della storia.”

Nancy Freeman ha una madre malata, grandi aspirazioni da scrittrice e un’esistenza digitale più movimentata di quella reale. Sul web gioca a interpretare altre persone, inganna gli utenti che le scrivono, organizza persino incontri cui si prepara nei minimi dettagli, pur di sostenere le proprie bugie. Ma quando sua madre muore, in Nancy si spezza qualcosa. Colpita dall’intervista rilasciata in tv da Leo e Ellen, una coppia che trent’anni prima ha smarrito la figlia, Nancy si convince di essere la loro bambina. E bussa alla porta dei due genitori, nella speranza che la riconoscano.
Più che un thriller, il bel film d’esordio di Christina Choe è lo studio di un personaggio smarginato, indefinibile perché sempre in fuga da se stesso: una donna senza passato (qual è la verità sulla sua nascita? Quello che racconta su sua madre è reale? Quella è davvero sua madre?), senza radici e senza età, ora infantile come una bambina ora consapevole come un’adulta.
Vittima o carnefice, pur nella sua impenetrabilità morale Nancy si fa leggere addosso il disagio dei nostri tempi – l’isolamento nella bolla digitale, l’ossessione per l’identità pubblica, la volontà di piacere agli altri per piacere di più a se stessi – e su questa sua patologica imperfezione costruisce un saldo patto di solidarietà con lo spettatore. Choe crea un’antieroina contemporanea, dalla grande potenza metaforica, i cui misteri non servono a far progredire una ben congegnata macchina narrativa, ma a raccontare un essere umano sospeso tra riscatto e depressione, genio e follia, che l’occhio della regista osserva con amorevole preoccupazione.
Un personaggio che Choe si rifiuta di usare come semplice strumento (altri registi avrebbero declinato le premesse della storia in una chiave più oscura), ma che accompagna con naturalezza in una spirale discendente, che dovrà condurla, per forza, allo scioglimento di quel castello di bugie. Un percorso di crescita che tuttavia non è privo di speranza, e che fa di Nancy la più riuscita delle molteplici incarnazioni da attrice camaleontica di Andrea Riseborough.
Produttrice oltre che interprete, l’attrice qui mette in gioco tutta la sua versatilità, perfettamente compatibile con un personaggio che gioca su molteplici piani di identità.
Giusti anche Smith-Cameron e Buscemi, credibile coppia sfasciata dal dolore della perdita, a un passo dal crollo quando Nancy fa il suo ingresso nella loro vita: il film cresce di intensità proprio dal momento in cui il test del DNA innesca il conto alla rovescia sul loro destino. E la domanda non è più se Nancy dica o meno la verità, ma se quell’incontro, nonostante tutto, possa essere l’inizio di qualcosa. (mymovies)