Red sparrow

Sab 17/3 ore 20.30
Dom 18/3 ore 20.30
Lun 19/3 ore 20.30

Un film di Francis Lawrence. Con Jennifer Lawrence, Joel Edgerton, Matthias Schoenaerts, Charlotte Rampling, Jeremy Irons.
Spionaggio, durata 139 min. – USA 2018.

“Un film di spionaggio che gioca con tutti gli ingredienti essenziali del genere.”

Red Sparrow, ovvero i tanti volti di Dominika Egorova: figlia devota, prima ballerina, agente “programmata” per irretire i nemici – mente e corpo – ed eliminarli.
Il film diretto da Francis Lawrence, mostra la trasformazione della giovane donna interpretata dalla protagonista Jennifer Lawrence, selezionata nell’ambito di un programma segreto dopo l’incidente che ne stronca la carriera a teatro, e “addestrata per sedurre”, manipolare e annientare con qualsiasi mezzo gli avversari, obiettivi indicati dal KGB.
Campionessa di inganni, maestra del travestimento, Dominika si rivela la Sparrow più letale che il programma abbia mai forgiato, tanto che a lei viene affidato l’incarico di avvicinare Nathaniel Nash (Joel Edgerton), agente della CIA sospettato di essere una talpa, che monitora le infiltrazioni dei servizi segreti della Russia. I due finiscono in una spirale di attrazione e inganno che arriva a minacciare la sicurezza di entrambe le nazioni.
Ispirato al romanzo best seller dell’ex agente della CIA e autore di thriller Jason Matthews, il film segue le peripezie dell’intraprendente e fascinoso membro dell’intelligence sovietica tra pericoli, inganni, passioni proibite e intrighi internazionali.
Nel cast del film, oltre ai due protagonisti Lawrence ed Egerton, troviamo Matthias Schoenaerts, Charlotte Rampling, Mary-Louise Parker, Ciarán Hinds, Joely Richardson, Jeremy Irons e il ballerino e attore russo Sergei Polunin.
Alla base del film Red Sparrow c’è un romanzo, che da noi in Italia è stato pubblicato da DeA Planeta con il titolo di “Nome in codice: Diva”. È il primo volume di una trilogia che è proseguita con “Il palazzo degli inganni” e con “The Kremlin’s Candidate”, che debutterà negli USA a febbraio. A firmare la trilogia è stato Jason Matthews, che prima di iniziare a fare lo scrittore è stato a lungo un agente operativo della CIA, e che quindi ha avuto conoscenza precisa e diretta di ciò che scrive.
Perché Red Sparrow è un film di spionaggio che gioca con tutti gli ingredienti essenziali del genere, a partire dalla contrapposizione tra America e Russia (sebbene sia ambientato in anni post Guerra Fredda), dai doppi giochi, e dai confini incerti di tutto quello che viene presentato come una verità.
Nel 2013 Matthews ha venduto i diritti cinematografici della sua opera prima che venisse pubblicata, per una cifra a sei zeri, e inizialmente a dirigerne l’adattamento doveva essere Darren Aronofsky, che però abbandonò il progetto abbastanza in fretta. Subito dopo a interessarsi al film è stato David Fincher, che avrebbe voluto affidare il ruolo della protagonista alla Rooney Mara diretta in L’uomo che odia le donne, ma alla fine la regia è finita nelle mani di Francis Lawrence, e con lui è arrivata anche Jennifer Lawrence, con cui il regista americano aveva già lavorato in tre film della serie di Hunger Games (e che, ironia della sorte, è stata fino a poco tempo fa legata sentimentalmente con Aronofksy).
A lei il ruolo della protagonista Dominika Egorova, una giovane donna addestrata – come tante altre – dai servizi segreti russi a essere una seduttrice letale, una spia le cui prime armi sono il corpo e il sesso, una sorta di erede ultraemancipata delle Fräulein Doktor, Mata Hari e Krystyna Skarbek realmente esistite, o della Tatiana di 007 Dalla Russia con amore. O, se vogliamo, una versione meno glamorous e spettacolare della Atomica bionda di Charlize Theron. Anche se il modello più evidente per il personaggio è quello di Anna Chapman, l’avvenente agente russa arrestata per spionaggio nel 2010 a New York.
Red Sparrow è stato girato tra Budapest, Bratislava, Vienna e Londra. E le cronache riportano che, proprio nella capitale ungherese, Jennifer Lawrence è rimasta coinvolta in una piccola rissa in un bar causata da un fan troppo insistente che voleva farsi un selfie con lei: è stata la stessa attrice a raccontarlo al celebre talk show Late Night with Seth Meyers di cui è stata ospite. (comingsoon)