Mer 4/12 ore 20.30 VO
Gio 5/12 ore 20.30
Ven 6/12 ore 20.30
Cineforum, ingresso anche con biglietto.
Un film di Damien Manivel, Kohei Igarashi. Con Takara Kogawa, Keiki Kogawa, Chisato Kogawa, Takashi Kogawa.
Drammatico, durata 79 min. – Francia, Giappone 2017.
“Racconto incantevole e minimale di affetti e avventura, tra Chaplin e l’animazione per bambini.”
Sulle montagne del Giappone, un nucleo familiare di quattro persone vive in una piccola abitazione circondata dalla neve. Una notte, mentre padre esce come sempre nel buio per andare a lavorare al locale mercato del pesce, il figlio piccolo resta insonne e occupa come può il suo tempo tra i giochi. La mattina dopo, molto assonnato e con un disegno che ritrae nello zaino il mondo acquatico, non si avvia a scuola come la sorella, ma a una giornata di scoperta.
Tra l’essenzialità di Chaplin e il rigore di una storia illustrata per bambini, un attore bambino non professionista calamita l’attenzione con una semplice successione di azioni banali: il cinema puro è in azione, mentre il piccolo si muove tra spazi domestici, strade ghiacciate, una piccola stazione ferroviaria, un centro commerciale, un parcheggio. Contempliamo con lui il silenzio notturno e lo stupore durante una nevicata, il senso di libertà mentre si aggira, senza mai interagire con nessuno, per le strade bianche alla ricerca di un contatto con il padre, il cui ritmo di vita è opposto al proprio.
Firmato a quattro mani dal francese Damien Manivel (classe 1981, già autore di Un jeune poète, menzione speciale nel 2014 a Locarno, e di Le parc, nella sezione Onde al Torino Film Festival 2016) e dal giapponese Kihei Igarashi (1983), a Locarno anche lui con Hold Your Breath Like a Lover nel 2014. Con La nuit où j’ai nagé (“la notte in cui ho nuotato”), a Venezia 74 in Orizzonti accostano mirabilmente due mondi opposti e ci fanno precipitare nell’immaginazione di un bambino di sei anni per rappresentare l’amore a distanza tra padre e figlio. Speriamo di risentire presto parlare di questa coppia dal tocco molto lieve, con idee di regia semplici, come la scelta della Primavera di Vivaldi, ma molto efficaci. (MYmovies)