Un mostro dalle mille teste

Mer 29/3 ore 20.30
Gio 30/3 ore 20.30
Ven 31/3 ore 20.30

Cineforum, ingresso anche con biglietto.
Il film sostituisce “A cambio de nada” in ritardo nella distibuzione nelle sale.

Un film di Rodrigo Plà. Con Jana Raluy, Sebastián Aguirre, Hugo Albores, Nora Huerta, Daniel Giménez Cacho.
Drammatico, durata 75 min. – Messico 2015.

“Rodrigo Plà trasforma in cinema la denuncia del problema dell’assicurazione sanitaria”

Un uomo cade del letto in piena notte a causa dell’improvviso peggioramento del suo tumore. Esiste il medicinale per trattarlo ma occorre l’autorizzazione dell’assicurazione sanitaria per poterlo ottenere. Dopo lunga ed inutile attesa la mogli e il figlio seguono fino a casa il medico che dovrebbe autorizzare il trattamento ma costui si rifiuta di firmare i moduli necessari. La donna esasperata estrae dalla borsa una pistola e, minacciando il medico e sua moglie, riesce a sapere dove rintracciare i dirigenti dell’istituto assicurativo e a raggiungerli.
Dopo il successo di La zona Rodrigo Plà affronta un tema che purtroppo non è specifico solo della sua nazione (il Messico) ma è diffuso in numerosi Paesi. Si tratta dell’assicurazione sanitaria, una modalità di assistenza con la quale si monetizza la salute e perfino la sopravvivenza di un essere umano. Nei confinanti Stati Uniti si verificano casi in cui l’ente assicurativo in forma scritta nega le cure necessarie, in quanto non previste nella polizza stipulata dal paziente, ma si dichiara pronto a pagare per il suicidio assistito. Sono scandali che dovrebbero gridare vendetta che si sono invece trasformati in pratica quotidiana.
Plà decide di adottare la cifra stilistica del thriller al cui centro sta una donna che ama profondamente il marito e che è progressivamente sempre più esasperata dall’assoluta indifferenza di un sistema che è mostruoso quanto il male che ha attaccato il consorte. Si potrebbe scomodare Kafka per descrivere le sensazioni che la protagonista prova dinanzi ai suoi interlocutori. Di fatto però la situazione si presenta come ben nota a molteplici latitudini e anche per situazioni diverse da quella narrata tanto da poter stupire anche l’autore ceco se oggi fosse ancora in vita.
Perché ciò contro cui ci si scontra è la negazione di responsabilità che si copre dietro ‘regole’ che sembrano scolpite nella pietra e che invece di pietra hanno solo il cuore di chi le ha pensate e ne pretende l’applicazione. Plà dimostra di avere le qualità necessarie per trasformare la denuncia in cinema. (mymovies)